A tutto GAS

2025-05-01 alle 10:15 UTC

Domani tornerò a casa per tre settimane: devo seguire un corso all’università e ne voglio approfittare per rivedere amici e famiglia. In questi ultimi giorni, mi sono accorto che sto pian piano scendendo in un tipo particolare di follia, che secondo me si può ben riassumere in “grigiume, aridità, superficialità”.

E sí, ho riordinato i termini cosí da far uscire GAS come acronimo. Mi diverto con poco, questo non è cambiato.

Non sto male, almeno non nel modo plateale di quando ho iniziato a lavorare. Sento, però, che qualcosa manca; mi sto rintanando un po’ troppo nella sicurezza della camera in residenza, senza uscire troppo né cogliere opportunità di alcun genere. Ho il mio giretto di conoscenti con cui mi trovo spesso a cenare, ma poi basta.

Eppure Milano dovrebbe essere ben lungi dal non fornire alternative a questo. Invece lavoro, vado a fare la spesa, mangio (a volte pure sulla scrivania della camera) e resto in camera a fare… a volte guardare YouTube fino allo sfinimento, a volte leggere quel libro di auto-aiuto che mi ricorda spesso che stare chiusi a non fare niente non è di certo una buona mossa per accrescere di significato la vita, a volte a giocare a Minecraft.

Ho gli animaletti, ma non aiutano molto a star meglio

Non sono sempre rimasto a casa, sia chiaro: ho visto qualcosina di fuori dalla residenza e l’ufficio. Non so, però, se girovagare in solitaria per Milano sia di per sé la migliore delle tattiche per star bene.

Foto a caso che ho scattato a parco Lambro il 25 aprile
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