Non so cosa ne pensino le persone che mi conoscono ma, personalmente, non mi considero una persona tanto intelligente. Ho sempre avuto paura di sottopormi ad un test del QI perché so che il risultato mi porrebbe sotto la media. La sindrome dell'impostore non è tale quando sei veramente più scarso. 😆
Non ho veramente capito nella sua completezza nulla, anche gli ambiti che potrebbero (apparentemente!) essere considerati quelli a me più consoni — o che ho studiato più approfonditamente della media delle persone —, sono circondati da un alone sottile eppure abbastanza opaco da impedirmi di osservarli con chiarezza.
E questo per le questioni tecniche o scientifiche (che sono relativamente banali): non vi dico il disastro quando devo aver a che fare con gli esseri umani! 😄
Questo, fortunatamente, mi porta a diffidare di chiunque dica di aver tutto chiaro, soprattutto di avere completamente chiare le questioni che studia da una vita. Vi consiglio di fare altrettanto.
Tuttavia non mi considero uno stupido. Almeno secondo la definizione (secondo me valida o quantomeno chiara) di Carlo Cipolla. Definizione che, periodicamente, mi torna alla mente (e non vi spiegherò perché! 😉).
La sua definizione, che brilla per chiarezza e sintesi, è descritta dalla terza legge:
Terza legge
A stupid person is a person who causes losses to another person or to a group of persons while himself deriving no gain and even possibly incurring losses.
È molto divertente descrivere la sua mappa della stupidità; in generale mi pare che le persone che si divertono, scoprendola, si dividano in due categorie:
- chi è divertito dal fatto di sentirsi superiore agli stupidi;
- chi è divertito dalla limpidezza del ragionamento dell'autore.
Tuttavia io ho sempre pensato che molto spesso si tralascino le altre leggi, che sono altrettanto importanti e forse renderebbe meno allegri i componenti del primo gruppo. Per quello che ne ho capito.
Prima legge
Always and inevitably everyone underestimates the number of stupid individuals in circulation.
Mi chiedo sempre se tale definizione valga anche se il gruppo costituito da un solo individuo Se sì, allora mi sbaglierei dicendo di non esserlo! 😅
Seconda legge
The probability that a certain person be stupid is independent of any other characteristic of that person.
Anche dall'intelligenza, quindi?
E qui ci sembrerebbe venire in aiuto Dostoevskij che, in "Delitto e Castigo", scrive:
per agire intelligentemente l'intelligenza non basta
Quindi, se così fosse, non ci sarebbero persone stupide ma solo persone che *agiscono*, più o meno frequentemente (ma sempre più di quanto si immagini! Si veda la prima legge!) in maniera stupida. Forse questa apparente conclusione potrebbe spingerci ad essere più tolleranti con gli altri. Oppure, al solito, non ho capito bene.
Ciao!
C.
#pensierini