Oggi è capitato un episodio che mi ha fatto pensare (che alla ma età comincia ad essere qualcosa degno di nota! 😆). Lungo una via un gruppo di una decina di giovani (immagino studenti) intonava cori contro il fascismo e la presenza di fascisti a non so quale manifestazione che, immagino, si svolgesse li vicino.
La cosa che mi ha colpito era che queste persone non avessero con se ne' uno striscione, ne' un cartello che indicasse chi fossero; non distribuivano neanche volantini che spiegassero cosa ci facessero li e perché stessero protestando. Erano un gruppo di persone che urlavano, senza alcuna altra indicazione. Poi, subito dopo, ho notato più di uno di loro che sollevava davanti a se un telefono-spia per riprendersi mentre cantava slogan; li per li mi sono venute in mente due considerazioni: la prima era la crudele ironia di contrastare il fascismo usando¹ lo strumento che ha aperto le porte, in occidente, al fascismo e alla disinformazione russa e alla peggior cultura capitalista e di destra di questo secolo (essendo lo spiafonino il prodotto tecnologico di quest'ultima ideologia); cioè sostenendo l'ideologia che — a parole — contrastavano.
La seconda considerazione era che queste persone non avevano alcun interesse a comunicare con chi gli stava accanto, volevano solo generare un contenuto che l'azienda proprietaria della piattaforma avrebbe veicolato — attraverso algoritmi di profilazione ben rodati — nella loro bolla, allo scopo — immagino — di avere il consenso dei loro vicini nel grafo.
Quando vedo cose come questa penso a quanto io, come rappresentante di una generazione più vecchia, abbia fallito nell'insegnare l'uso consapevole della tecnologia e al futuro oscuro che ci attende.
¹ facendosi usare
#politica #tecnologia #mestizia