The Winstons al Glue
Un concerto strano che proprio non mi aspettavo che mi ha lasciato spiazzato probabilmente perché non conoscevo la loro musica che si è rivelata piuttosto complessa da ascoltare:
- una prima parte abbastanza noiosa perché suonata come se i tre musicisti ascoltassero solo loro stessi oltretutto con un atteggiamento molto freddo, quasi come un saggio. Però, alla luce di quanto e come suonato dopo, forse la cosa era dovuta solo al fatto che le prime canzoni erano quelle meno "orecchiabili" e forse quindi meno efficaci;
- poi è cominciata una seconda parte in cui i tre sul palco sono riusciti ad essere meno concentrati su loro stessi e quindi a rendere maggiormente partecipe il pubblico di quello che suonavano, anche qui probabilmente perché le canzoni erano più orecchiabili.
Il suono era molto rock inglese anni '70, specialmente per il suono delle tastiere apparentemente vintage ma anche per il tipo di musica. Addirittura il batterista assomiglia (volutamente?) a Bonham, sia per l'aspetto fisico che per lo stile musicale.
Ottima equalizzazione dei suoni dal palco.
Il finale poi è stato molto coraggioso perché la cover di Carpet Crawler è stata veramente emozionante perché mai avrei pensato di poter ascoltare quella canzone dal vivo fuori dai concerti ddei gruppi di cover!
Peccato che al merchandasing vendessero solo quei troiai di piattelli di vinile perché avrei comprato volentieri una magliettina per i miei figli e meno volentieri una di quelle piattelle di plastica argentata. È anche un peccato che la loro musica sia ascoltabile solo sulla piattaforma proprietaria di gran moda fra i vecchi. Tutti questi peccati mi costringeranno a scaricare la loro musica da canali ufficiosi.